Esporre preparazione agonistica al pubblico, pro e contro
Intervistatore di garebodybuilding.it è Matteo Picchi
Ospite dell’episodio: Dennis Callà
GBB TALK LIVE 17
Dennis Callà
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Matteo Picchi: Ciao Dennis, benvenuto! È un piacere averti qui con noi oggi. So che sei un content creator di successo nel mondo del fitness e che hai intrapreso un percorso nel natural bodybuilding. Raccontaci un po’ come è iniziato tutto.
Dennis Callà: Ciao Matteo, grazie per avermi invitato. Sono un grande fan del tuo lavoro, quindi per me è davvero un onore essere qui. Tutto è iniziato durante la pandemia nel 2019-2020. Come tutti, mi sono trovato costretto a casa e ho dovuto adattare i miei allenamenti a quello che avevo a disposizione: barre per trazioni, elastici, piegamenti sulle braccia. Mi sono letteralmente spaccato di allenamenti a corpo libero, al punto da sviluppare un’infiammazione al gomito per i troppi piegamenti. È stato un periodo duro ma che mi ha insegnato molto sulla dedizione e sulla costanza.
Quando finalmente le palestre hanno riaperto, non vedevo l’ora di tornare a sollevare pesi. Mi sono buttato a capofitto in sala pesi, con una nuova consapevolezza e determinazione. È stato allora che ho deciso di fare sul serio, sia con l’allenamento che con l’alimentazione. Ho iniziato a studiare, a sperimentare su di me, a seguire una programmazione precisa. E i risultati si sono visti.
Matteo Picchi: E come sei passato dall’allenarsi in palestra all’agonismo?
Dennis Callà: Nel 2022, dopo un periodo di massa in cui ero arrivato a pesare 115 kg, mi sono guardato allo specchio e mi sono chiesto: “Okay, ora che ho costruito questa base, come posso valorizzarla al meglio?”. L’unico modo per scoprire realmente cosa avevo costruito era portarmi in una condizione vicina a quella da gara, con una percentuale di grasso molto bassa. Così ho deciso di affidarmi a un preparatore, Alessio, e di iniziare un percorso di preparazione agonistica.
Sono stati 8 mesi di dieta ferrea, di sacrifici, di allenamenti mirati. Sono passato da 115 kg a 85 kg, portando probabilmente la mia miglior condizione di sempre. E già al primo anno di gara sono riuscito a vincere il titolo di campione nazionale di categoria. È stata un’emozione indescrivibile, vedere tutti gli sforzi ripagati in quel modo.
Matteo Picchi: Immagino che, essendo già molto seguito come content creator, l’esposizione pubblica del tuo percorso agonistico abbia creato una certa pressione psicologica.
Dennis Callà: Assolutamente. È inutile negarlo, quando hai migliaia di persone che ti seguono, che ti supportano, che sono curiose di vedere come va, senti addosso una grande pressione. Vuoi dare il massimo, vuoi mostrare che i sacrifici portano a qualcosa, vuoi ispirare gli altri con i tuoi risultati. Ma allo stesso tempo, ci sono stati momenti in cui questa pressione mi ha quasi schiacciato.
Ricordo che nell’ultimo periodo di preparazione, quando la fame era tanta e le energie poche, mi chiudevo in stanza a piangere. Mi chiedevo se ne valesse veramente la pena, se non stessi esagerando. Ma poi mi rialzavo, mi guardavo allo specchio e mi dicevo: “No, io non mollo. Io vado avanti. Ho iniziato questo percorso e lo porterò a termine nel migliore dei modi”. Sono una persona che non si arrende facilmente e volevo dimostrarlo a me stesso prima ancora che agli altri.
Matteo Picchi: Come ha accolto il tuo pubblico questa evoluzione del tuo percorso?
Dennis Callà: Ci sono state reazioni diverse. Da un lato, molti mi hanno supportato in maniera incredibile. Hanno apprezzato il mio impegno, la mia dedizione, il mio cambiamento non solo fisico ma anche mentale. Perché la preparazione agonistica ti cambia dentro, ti rende più determinato, più disciplinato, più resiliente.
Dall’altro lato, non sono mancate le critiche. Qualcuno si è stufato di vedermi sempre a dieta, sempre concentrato sull’obiettivo della gara. Capisco che per chi non vive questo mondo, per chi non si mette nei panni di un atleta che dà tutto se stesso per raggiungere un traguardo, certe scelte possano sembrare eccessive o addirittura insensate. Ma fa parte del gioco, non si può piacere a tutti. L’importante è rimanere concentrati sulla propria strada e sui propri obiettivi.
Matteo Picchi: Quali sono stati i momenti più significativi del tuo percorso agonistico finora?
Dennis Callà: Ce ne sono stati tanti, ognuno speciale a suo modo. Sicuramente la prima vittoria al campionato nazionale nel 2022 mi è rimasta nel cuore. Essere lì sul palco, sentire il mio nome, ricevere la coppa… è stato il coronamento di un sogno, la dimostrazione che tutti i sacrifici erano valsi a qualcosa. Ero pieno di gioia e di orgoglio per me stesso.
Un altro momento iconico è stato quando ho vinto la mia prima gara in assoluto. Lì non sono riuscito a trattenere le lacrime, sono proprio scoppiato a piangere sul palco per l’emozione. Era come se in quel momento si fossero condensati tutti gli sforzi, tutte le rinunce, tutte le volte in cui avevo pensato di non farcela. E invece ce l’avevo fatta, avevo vinto. È stata un’emozione indescrivibile.
Ma forse il momento più significativo in assoluto è stato al Rimini Wellness del 2023, quando ho vinto sia la mia categoria che l’assoluto al Golden Natural Way, una tappa fondamentale nelle selezioni NBFI. Ero arrivato a quella gara con 3 kg in più rispetto all’ultimo campionato nazionale, non ero tirato allo stesso modo ma avevo lavorato tantissimo sul posing, sulla presentazione sul palco. E ho vinto prima la mia categoria, poi sono rientrato per l’assoluto con meno stress, più consapevolezza, e sono riuscito a vincere anche quello. È stato un mix di emozioni incredibili, difficili da spiegare a parole.
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Matteo Picchi: E come content creator, quali sono stati i momenti più significativi?
Dennis Callà: Anche qui, due in particolare mi vengono in mente. Il primo è quando ho pubblicato per la prima volta un video in cui mostravo la mia condizione in fase di massa, con una percentuale di grasso corporeo molto alta. Per un content creator, soprattutto al giorno d’oggi, c’è questa pressione a mostrarsi sempre al top, sempre definiti, sempre con l’addome in vista. Mostrare quel lato meno “perfetto” di me, con le maniglie dell’amore e i fianchi morbidi, per me è stato come mettermi a nudo davanti al mio pubblico. Avevo paura di essere giudicato, criticato, invece ho ricevuto un sostegno enorme. È stato come se le persone avessero apprezzato questa mia sincerità, questo mostrarmi per quello che ero, senza filtri.
L’altro momento è stato quando ho condiviso il video della mia prima gara, quello in cui piangevo sul palco dopo la vittoria. È stato un video molto crudo, molto onesto, in cui mi sono fatto vedere vulnerabile. E forse proprio per questo ha avuto un impatto enorme, è andato in tendenza su YouTube, ha suscitato tantissimi commenti positivi. Credo che mostrare le proprie emozioni, le proprie fragilità, sia il modo migliore per connettersi veramente con il proprio pubblico. Perché alla fine siamo tutti umani, tutti abbiamo le nostre debolezze e le nostre insicurezze, e vederle riflesse in qualcun altro ci fa sentire meno soli.
Matteo Picchi: Quali sono gli atleti che più hanno ispirato il tuo percorso?
Dennis Callà: Sicuramente il mio coach Alessio Donzella e il mio posing coach Alessio Vitale. Loro per me sono stati dei veri e propri mentori, sia dal punto di vista tecnico che umano. Li vedevo come dei giganti, degli esempi da seguire. Pensavo che non avrei mai potuto raggiungere il loro livello, la loro condizione sul palco, ma mi sono posto l’obiettivo di avvicinarmi il più possibile. Sono state le figure di riferimento che mi hanno guidato in questo mondo, quelle a cui ho affidato la mia fiducia e il mio percorso. E ancora oggi rappresentano per me un modello di dedizione, professionalità e passione.
Matteo Picchi: In poche parole, cosa ti ha insegnato il bodybuilding?
Dennis Callà: Mi ha insegnato tantissimo, sotto tutti i punti di vista. Mi ha insegnato la pazienza, perché i risultati non arrivano mai subito, ci vuole tempo e costanza. Mi ha insegnato la disciplina, perché seguire un regime alimentare e di allenamento così rigido richiede una grande forza di volontà. Mi ha insegnato a fare sacrifici, a rinunciare a cose che mi piacevano in nome di un obiettivo più grande. Ma soprattutto mi ha insegnato a conoscere me stesso, a spingermi oltre i miei limiti, a tirare fuori il meglio di me.
Il bodybuilding mi ha insegnato che con la dedizione e l’impegno si possono raggiungere traguardi che sembravano impossibili. Mi ha insegnato che il fallimento fa parte del processo, che sbagliare è il modo migliore per imparare. Mi ha insegnato a concentrarmi sul percorso più che sulla destinazione, perché è nel viaggio che si cresce davvero.
Matteo Picchi: Cosa pensi dell’impatto dei social media e dei content creator sul natural bodybuilding?
Dennis Callà: Credo che i social media e i content creator abbiano avuto un impatto enorme sul natural bodybuilding, nel bene e nel male. Da un lato, hanno contribuito a far conoscere questo sport a un pubblico molto più ampio, a sdoganarlo, a renderlo più accessibile. Vedere atleti o appassionati condividere il loro percorso, le loro esperienze, i loro consigli, può essere di grande ispirazione per chi si approccia a questo mondo.
Dall’altro lato, però, c’è il rischio di cadere nel tranello del confronto costante, di sentirsi inadeguati perché non si hanno gli stessi risultati di qualcun altro. È facile dimenticare che sui social vediamo solo il meglio degli altri, i loro successi, le loro foto migliori. Non vediamo i sacrifici, le rinunce, le difficoltà. E questo può creare delle aspettative irrealistiche, soprattutto nei più giovani.
Quello che cerco sempre di ricordare ai miei followers è che ognuno di noi ha il suo percorso, i suoi tempi, i suoi limiti genetici. Non ha senso paragonarsi agli altri, l’unico confronto che conta è con se stessi, con i propri progressi. Bisogna imparare ad apprezzare le proprie vittorie, anche quelle piccole, e a non sminuirle solo perché qualcun altro sembra aver ottenuto di più.
Matteo Picchi: Quale messaggio vorresti mandare a chi si approccia al natural bodybuilding, soprattutto tra i giovani che seguono i content creator?
Dennis Callà: Il messaggio che vorrei mandare è che con l’impegno, la dedizione e la costanza si possono ottenere grandi risultati in modo naturale. Non servono scorciatoie, non servono aiutini. Serve crederci, essere disciplinati, non mollare mai. Io sono la prova vivente che si può trasformare il proprio fisico solo con l’allenamento e l’alimentazione, l’ho fatto su me stesso.
Vorrei anche dire di non fissarsi troppo sugli altri, di non cadere nella trappola del confronto costante. Ognuno ha il suo viaggio, ognuno parte da un punto diverso. L’importante è migliorare se stessi, un passo alla volta. Mettersi dei traguardi realistici, celebrare ogni piccola vittoria, imparare dai propri errori.
Il natural bodybuilding è uno sport meraviglioso, che ti spinge a tirare fuori il meglio di te, a superare i tuoi limiti. Ma è anche uno sport duro, che richiede sacrifici e rinunce. Bisogna affrontarlo con la mentalità giusta, con pazienza e umiltà. Non bisogna mai perdere di vista il fatto che la cosa più importante è la salute, il benessere psicofisico. I traguardi sul palco sono importanti, ma non devono diventare un’ossessione.
Il mio consiglio è di vivere questo percorso come un viaggio di scoperta personale, di crescita. Di circondarsi di persone positive, che ti sostengono e ti ispirano. Di non aver paura di chiedere aiuto quando serve, di affidarsi a professionisti competenti. E soprattutto, di godersi il processo, di apprezzare ogni piccolo cambiamento, ogni traguardo raggiunto.
Perché alla fine, la vera vittoria non è sul palco, ma nella vita di tutti i giorni. È nello sguardo allo specchio, nella consapevolezza di aver dato tutto, di aver spinto te stesso a diventare la versione migliore di te. Questo è il vero spirito del natural bodybuilding, e spero che sempre più giovani possano abbracciarlo e farlo proprio.
Matteo Picchi: Grazie Dennis per questa chiacchierata, è stato davvero interessante ascoltare la tua esperienza e il tuo punto di vista. Sono certo che le tue parole saranno di grande ispirazione per molti.
Dennis Callà: Grazie a te Matteo per questa opportunità. Spero davvero che la mia storia possa essere di esempio o di supporto per qualcuno. Se anche solo una persona, ascoltando questa intervista, ha trovato la motivazione per iniziare questo percorso o per non mollare davanti alle difficoltà, per me è già una grande vittoria. Perché alla fine è questo che mi spinge a condividere la mia esperienza: la voglia di ispirare gli altri, di mostrare che con il duro lavoro e la passione si possono raggiungere traguardi incredibili. Grazie ancora per lo spazio che mi hai dato.
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Oltre alle esperienze e alle storie condivise dagli atleti, vogliamo fornire ai nostri lettori alcuni consigli pratici che possono fare la differenza nella preparazione e partecipazione alle gare di bodybuilding. Ecco cinque suggerimenti fondamentali per chiunque si stia avvicinando a questo mondo competitivo.
Questi consigli, combinati con la dedizione e la passione, possono aiutare ogni atleta a migliorare la propria preparazione e a raggiungere i propri obiettivi nelle competizioni di bodybuilding. Continuate a seguirci su garebodybuilding.it per altre interviste, consigli e storie di successo nel mondo del bodybuilding.