Diventare grandi con il bodybuilding
Intervistatore di garebodybuilding.it è Matteo Picchi
Ospiti dell’episodio: Elisa D’Agostino e Fabio Vecchiatti
GBB TALK LIVE 07
Elisa D’Agostino
Fabio Vecchiatti
Intervistatore per garebodybuilding.it:
Matteo Picchi
Ospite di GBB Talk:
Elisa D’Agostino e Fabio Vecchiatti
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Matteo Picchi: Buonasera a tutti! Elisa, questa sera cominciamo da te. Come ti sei avvicinata a questa disciplina? Cosa ti ha affascinato?
Elisa D’Agostino: Il mio approccio al bodybuilding è stato piuttosto casuale. Facevo piscina da ragazzina, ma poi per motivi di costi ho optato per la palestra. È stato amore a prima vista. Ho iniziato con il CrossFit perché andava molto di moda all’epoca. Poi mi sono appassionata al bodybuilding. Avendo un fisico androgino, ho avuto buoni risultati fin da subito e questo mi ha motivato a continuare.
Matteo Picchi: E tu Fabio, come ti sei approcciato all’agonismo?
Fabio Vecchiatti: Per me è stato un percorso voluto. Dopo i primi anni in palestra, ho iniziato a considerare l’idea di gareggiare. Ho cominciato con il powerlifting, dedicandomi sia professionalmente che agonisticamente. Dopo un po’ però sentivo che mi mancava qualcosa, volevo crescere a livello di massa muscolare. Così nel 2019 ho fatto la mia prima gara come men’s physique.
Matteo Picchi: Parliamo delle categorie. Elisa, perché hai scelto di rimanere nella categoria bikini?
Elisa D’Agostino: Non mi sono mai sentita una figura, un po’ per le pose, un po’ per le linee. Ho provato la categoria bikini e nonostante mi dicessero che ero troppo muscolosa, ho voluto insistere. Poi ho trovato la mia dimensione nella categoria ‘sport model’ della NABBA. Lì ho vinto diverse gare, anche a livello internazionale. Recentemente ho provato anche le gare IFBB Pro League, un’esperienza che mi ha fatto capire su cosa devo lavorare.
Matteo Picchi: Fabio, tu sei passato dalla men’s physique al bodybuilding. Come è stato questo passaggio?
Fabio Vecchiatti: Dopo la prima gara nella men’s physique, ho capito che dovevo mettere più massa. Le mie forme erano cambiate e non rientravo più negli standard della categoria. Il passaggio al bodybuilding è stato naturale, anche se l’approccio all’allenamento e alle pose è completamente diverso. Bisogna curare ogni dettaglio, dalla singola posa alle transizioni.
Matteo Picchi: Passiamo ad alcuni aspetti pratici. La scelta del costume, del colore, il trucco per le ragazze. Che consigli potete dare?
Elisa D’Agostino: Per le ragazze consiglio di puntare su una mutanda alta che slancia la gamba e dei triangoli con coppe importanti per rendere armonica la figura. Io mi sono fatta fare i primi costumi da una sarta, ora me li preparo da sola. Per il trucco, meglio affidarsi a un professionista il giorno della gara, ti fa sentire più sicura.
Fabio Vecchiatti: Per i costumi da uomo, meglio optare per colori accesi che risaltino sulla pelle abbronzata. La lunghezza giusta è a metà coscia, né troppo lungo né troppo corto. La marca che consiglio è Billabong, costano un po’ di più ma ne vale la pena. Per il colore, bisogna fare delle prove per capire come reagisce la propria pelle ai vari prodotti.
Matteo Picchi: Quanto conta l’alimentazione nella preparazione a una gara?
Elisa D’Agostino: L’alimentazione è fondamentale. Nella fase di preparazione, ogni pasto va calibrato nei minimi dettagli, bilanciando le giuste quantità di proteine, carboidrati e grassi. Man mano che ci si avvicina alla gara, si riduce l’apporto di carboidrati e si aumentano leggermente i grassi per favorire la definizione muscolare. Però attenzione a non esagerare con le restrizioni, il corpo ha bisogno di energia per sostenere gli allenamenti intensi.
Fabio Vecchiatti: Concordo con Elisa. Una dieta equilibrata e personalizzata è la base per costruire un fisico da gara. È importante anche imparare ad ascoltare il proprio corpo, capire come reagisce a determinati cibi. Ognuno ha esigenze diverse, quindi bisogna trovare il giusto equilibrio tra rigore e flessibilità. E non dimentichiamo l’idratazione! Bere acqua a sufficienza è essenziale per il benessere generale e per favorire il recupero muscolare.
Matteo Picchi: Come gestite l’ansia e la pressione prima di salire sul palco?
Elisa D’Agostino: Alla mia prima gara ero molto emozionata, non sapevo cosa aspettarmi. Con il tempo ho imparato a gestire meglio l’ansia e a godermi il momento. Ora riesco a trasformare quella tensione in energia positiva da sprigionare sul palco. Mi concentro sul lavoro svolto, sulla mia preparazione e cerco di trasmettere la mia passione attraverso le pose.
Fabio Vecchiatti: Anche per me l’ansia prima di una gara è sempre presente. Al mio esordio nel bodybuilding ero estremamente agitato. È un mix di emozioni: eccitazione, paura, adrenalina. Poi, una volta sul palco, dopo il primo confronto, l’adrenalina prende il sopravvento. La chiave è arrivare preparati, consapevoli del duro lavoro fatto. Cerco di visualizzare positivamente la gara, immaginando di eseguire alla perfezione le pose.
Matteo Picchi: Quali sono stati i momenti più significativi della vostra carriera agonistica?
Elisa D’Agostino: Sicuramente la vittoria del titolo mondiale nella categoria ‘sport model’ della NABBA nel 2017. Salire sul gradino più alto del podio, davanti a atlete provenienti da tutto il mondo, è stata un’emozione indescrivibile. In quel momento ho sentito che tutti i sacrifici erano valsi la pena. Quell’esperienza mi ha insegnato che con dedizione e passione si possono raggiungere traguardi incredibili.
Fabio Vecchiatti: Per me un momento di svolta è stato il passaggio al bodybuilding. Mettermi in gioco in una nuova categoria, affrontare sfide più grandi, mi ha fatto crescere molto sia come atleta che come persona. Un altro momento significativo è stato il mio primo piazzamento sul podio in una gara nazionale. Vedere il mio nome tra i migliori mi ha dato la consapevolezza che stavo percorrendo la strada giusta.
Matteo Picchi: Come è cambiato il vostro approccio all’allenamento nel corso degli anni?
Elisa D’Agostino: All’inizio mi concentravo principalmente sul sollevare pesi sempre più pesanti, pensando che fosse l’unica via per crescere. Con l’esperienza, ho capito l’importanza della tecnica e della connessione mente-muscolo. Ora dedico molto tempo al riscaldamento e allo stretching, e vario spesso gli esercizi per stimolare i muscoli in modi diversi. Ho anche imparato a rispettare i tempi di recupero, ascoltando il mio corpo quando ha bisogno di riposo.
Fabio Vecchiatti: Il mio approccio è cambiato radicalmente. Nei primi anni facevo allenamenti lunghissimi, pensando che più tempo passassi in palestra, migliori sarebbero stati i risultati. Ora i miei allenamenti sono più brevi ma molto più intensi e mirati. Mi concentro sulla qualità delle ripetizioni piuttosto che sulla quantità. Ho anche integrato tecniche avanzate come il tempo sotto tensione e le serie drop set per massimizzare la crescita muscolare.
Matteo Picchi: Quanto è importante la costanza nell’allenamento e nell’alimentazione?
Elisa D’Agostino: La costanza è tutto in questo sport. Non si possono ottenere risultati duraturi senza una dedizione quotidiana, sia in palestra che a tavola. Ho imparato che è meglio allenarsi regolarmente quattro volte a settimana piuttosto che fare sessioni intense ma sporadiche. Lo stesso vale per l’alimentazione: seguire un piano alimentare equilibrato tutti i giorni è molto più efficace di diete drastiche seguite per brevi periodi.
Fabio Vecchiatti: Assolutamente d’accordo. La costanza è la chiave del successo nel bodybuilding. I risultati non arrivano dall’oggi al domani, ma sono il frutto di mesi e anni di lavoro costante. È importante creare una routine sostenibile nel lungo periodo, sia per l’allenamento che per l’alimentazione. Questo non significa che non ci possano essere giorni di riposo o piccole concessioni, ma la disciplina deve essere la norma, non l’eccezione.
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Matteo Picchi: Come bilanciate la vita da atleti con gli altri aspetti della vostra vita?
Elisa D’Agostino: Non è sempre facile, ma con il tempo ho imparato a organizzarmi. Programmo i miei allenamenti e i pasti in anticipo, in modo da poterli incastrare con gli impegni lavorativi e personali. Ho anche la fortuna di avere una famiglia che mi supporta e comprende le esigenze di questo sport. Cerco comunque di mantenere una vita sociale, anche se durante la preparazione per le gare devo fare qualche rinuncia in più.
Fabio Vecchiatti: È una sfida continua, ma credo che la chiave sia trovare un equilibrio. Il bodybuilding richiede dedizione, ma non deve diventare un’ossessione che esclude tutto il resto. Cerco di integrare la mia passione per questo sport con gli altri aspetti della mia vita. Ad esempio, coinvolgo amici e familiari nei miei allenamenti quando possibile, o organizzo uscite che mi permettano di rispettare la mia dieta. L’importante è essere flessibili e creativi.
Matteo Picchi: Quali sono i vostri obiettivi futuri nel mondo del bodybuilding?
Elisa D’Agostino: Il mio obiettivo principale è continuare a migliorarmi, a spingermi oltre i miei limiti. Voglio confrontarmi con le migliori atlete a livello internazionale e portare il mio fisico a un livello superiore. Mi piacerebbe anche trasmettere la mia passione alle nuove generazioni, magari allenando giovani ragazze che si avvicinano a questo sport. Vorrei essere un esempio positivo, dimostrando che con impegno e dedizione si possono realizzare i propri sogni.
Fabio Vecchiatti: Come Elisa, anche io punto a migliorare costantemente, perfezionando il mio fisico e la mia tecnica di posa. Voglio competere ai massimi livelli nel bodybuilding, sfidando me stesso per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. Allo stesso tempo, mi piacerebbe contribuire a diffondere una cultura del bodybuilding sana e positiva, promuovendo uno stile di vita attivo e un approccio equilibrato a questo sport.
Matteo Picchi: Come vedete l’evoluzione del bodybuilding nel prossimo futuro?
Elisa D’Agostino: Credo che il bodybuilding stia vivendo un momento di grande evoluzione. Vedo una crescente attenzione verso approcci più salutari e sostenibili, con un focus maggiore sulla salute a lungo termine degli atleti. Penso che vedremo sempre più categorie che premiano non solo la massa muscolare, ma anche l’estetica e la proporzione. Inoltre, credo che il bodybuilding femminile continuerà a crescere e a guadagnare riconoscimento.
Fabio Vecchiatti: Concordo con Elisa. Vedo un futuro in cui il bodybuilding si integrerà sempre di più con la scienza e la tecnologia. Penso a sistemi di allenamento più avanzati, a una nutrizione sempre più personalizzata basata sul DNA dell’atleta. Credo anche che ci sarà una maggiore attenzione alla salute mentale degli atleti, riconoscendo l’importanza dell’equilibrio psicofisico. Infine, prevedo una crescita del bodybuilding naturale, con sempre più atleti che sceglieranno questa strada.
Matteo Picchi: Che consiglio dareste a chi vuole iniziare a gareggiare nel bodybuilding?
Elisa D’Agostino: Il mio consiglio principale è di essere pazienti e di non avere fretta di salire sul palco. Prendete il tempo necessario per costruire una solida base muscolare e per imparare a conoscere il vostro corpo. Cercate un buon coach che vi guidi nel percorso e non abbiate paura di fare domande e imparare dagli atleti più esperti. Ricordate che il bodybuilding è un viaggio, non una destinazione. Godetevi il processo di trasformazione e crescita personale.
Fabio Vecchiatti: Aggiungerei di non sottovalutare l’importanza della preparazione mentale. Il bodybuilding è uno sport che richiede una grande forza mentale, oltre che fisica. Lavorate sulla vostra autostima e sulla capacità di gestire lo stress. Imparate a porvi obiettivi realistici e a celebrare ogni piccolo progresso. E soprattutto, non perdete mai di vista il motivo per cui avete iniziato: la passione per questo sport deve essere il vostro carburante principale.
Matteo Picchi: Un’ultima domanda per entrambi. Cosa rappresenta per voi il bodybuilding?
Elisa D’Agostino: Per me il bodybuilding è una metafora della vita. Mi ha insegnato che con dedizione, sacrificio e perseveranza si possono superare i propri limiti e realizzare i propri sogni. È uno sport che richiede disciplina, pazienza e resilienza, valori che cerco di applicare in ogni aspetto della mia vita. Il bodybuilding mi ha aiutato a conoscere me stessa, a sviluppare una forza interiore che va oltre i muscoli. È una continua sfida con se stessi, un percorso di crescita personale che non finisce mai.
Fabio Vecchiatti: Condivido pienamente il pensiero di Elisa. Il bodybuilding è molto più di uno sport, è uno stile di vita. Mi ha insegnato l’importanza della dedizione, della costanza e del duro lavoro. Ogni giorno in palestra è un’opportunità per migliorarsi, per superare i propri limiti. Il bodybuilding mi ha dato la disciplina e la determinazione necessarie per affrontare le sfide della vita. Mi ha insegnato che il vero successo non sta solo nei traguardi raggiunti, ma nel percorso fatto per raggiungerli, nella persona che si diventa lungo il cammino.
Matteo Picchi: Grazie mille a entrambi per questa fantastica intervista. Le vostre parole sono una vera fonte di ispirazione.
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Oltre alle esperienze e alle storie condivise dagli atleti, vogliamo aggiungere ai nostri lettori alcuni consigli che possono fare la differenza nella preparazione e partecipazione alle gare di bodybuilding. Ecco cinque suggerimenti fondamentali per chiunque si stia avvicinando a questo mondo competitivo.
Questi consigli, combinati con la dedizione e la passione, possono aiutare ogni atleta a migliorare la propria preparazione e a raggiungere i propri obiettivi nelle competizioni di bodybuilding. Continuate a seguirci su garebodybuilding.it per altre interviste, consigli e storie di successo nel mondo del bodybuilding.