Arte del posing, esprimere emozioni sul palco

Saper emozionare grazie all’armonia dei movimenti e la presenza scenica.

L’ARTE DEL POSING, SAPER EMOZIONARE CON I MOVIMENTI

Il body building a livello agonistico è finalizzato a portare all’apice la propria forma fisica ad un giorno prestabilito, non avrebbe senso praticare questa disciplina puramente estetica senza allenare la capacita di sapersi mostrare cercando di ottimizzare le proporzioni del corpo e  l’armonia dei vari distretti, enfatizzare  rotondità e separazioni muscolare e allo stesso tempo nascondere
eventuali difetti posturali o punti di muscolatura  carente rispetto al resto del corpo.
Avere dei muscoli ben sviluppati e non sapere come mostrarli e come non averli!
Ritengo  sia di vitale importanza per un body builder agonista, sviluppare questa vera e propria arte, comunemente chiamata “arte del posing“, ovvero una combinazione di tecniche finalizzate a far si che il proprio corpo rispecchi il più possibile dei determinati parametri prestabiliti per ogni categoria.
L’arte del posing può essere di grande utilità per atleti, agonisti e principianti compresi, sviluppare la capacità di contrazione muscolare su un determinato muscolo target aiuterà incredibilmente l’aspetto propriocettivo, la connessione  tra corpo e mente  permette l’ incremento del flusso sanguigno ai muscoli stessi migliorando le performance in allenamento, inoltre aiuta a reclutare un maggior numero di fibre muscolari in maniera specifica senza troppa dispersione e spreco di energie.
Siamo consapevoli del fatto che in una competizione di body building la classifica degli Atleti viene stilata da un corpo giudici, non è una sfida a chi taglia per primo un traguardo. In questo sport, il verdetto della classifica dal primo all’ultimo posto viene filtrata comunque da un giudizio umano che, per quanto sia stato ricavato da una precisa e attenta analisi rispettando dei determinati parametri, risente di fattori che spesso possono far guadagnare o perdere dei punti preziosi ad un atleta piuttosto che ad un altro (soprattutto x le categorie estetiche) andando così a ribaltare la classifica stessa.
Sguardo,  sorriso ,  posizione del mento, espressione del volto, atteggiamento, eleganza ed armonia applicata nei passaggi tra una posa ed un’altra, sono tutti fattori che rientrano nell’arte del posing e influenzano la decisione di un giudice, soprattutto quando nella medesima categoria sono presenti  due o più atleti con delle ottime caratteristiche, magari molto simili tra loro o magari anche molto diverse.
Proprio per questo motivo, sarebbe opportuno che ogni singolo atleta prima di salire sul palco non dia nulla x scontato, tenendo sempre presente che la completezza di un atleta viene valutata scrutando ogni minimo particolare, dal momento in cui entra l’intera categoria fino a quando esce.
E’ importante che ogni movimento fatto sul palco sia armonico, sia commisurato alla situazione e ponga l’atleta al centro dell’attenzione dei giudici. Serve attenzione alla velocità dei movimenti, sapersi posizionare con l’angolazione corretta verso la giuria per metter in risalto le proprie caratteristiche muscolari mantenendo allo stesso tempo contrazione e resistenza durante tutto lo show della gara di body building.
E’ questo l’insieme di dettagli rinchiusi nell’arte del posing.
body builder classic in posa su palco gare bodybuilding federazione fcfn
Tempo, fatica e sacrifici però non bastano per praticare questo sport a livello agonistico, che spesso diventa un vero e proprio stile di vita che permane nel corso degli anni.
Ma che cosa spinge un atleta  a mettersi in gioco?  Qual è il motivo reale?
C’è chi sfrutta le competizioni per avere più motivazione a migliorare se stesso, c’è chi lo fa per dimostrare qualcosa a qualcuno e c’è anche chi lo fa, per  apparire e per protagonismo.
Ognuno, dentro la propria testa, avrà una sua motivazione che sarà più o meno valida in base a quanto cambierà in meglio lo stile di vita dell’atleta. Rimane il fatto che il fattore emozionale, quindi il divertimento, deve essere la motivazione “chiave” per un Atleta agonista perchè pochi, pochissimi saranno coloro che potranno vivere di questo sport.
Ho espresso questo concetto per affermare che un risultato ottimale, sia in termini di classifica che a livello di soddisfazione personale, si ottiene portando su di un palco non soltanto una forma fisica impeccabile ma anche la giusta condizione mentale con cui si affronta la competizione stessa, avere poca fiducia in se stessi poco prima di una gara potrebbe rappresentare un grosso problema, l’eccessiva tensione causata dall’insicurezza non farà altro che stimolare l’ormone dello stress, compromettere la condizione fisica e quindi a far peggiorare la situazione generale, trasformando così quello che doveva essere un giorno felice  ad un giorno di completa agonia.
Succede spesso di vedere atleti salire sul palco con eccessiva sudorazione, tremolio agli arti inferiori, espressioni di terrore o smorfie di dolore sono tutte cause di uno scarso allenamento sul posing  o da  eccessiva tensione e questo atteggiamento percepito da un giudice di gara sarà estremamente penalizzante.
Imparare a mascherare la fatica di una lunga contrazione con il sorriso, prendere le  pose in maniera automatica e cucirsi addosso uno stile personalizzato secondo le caratteristiche del proprio fisico sarà l’unico modo per mettere in mostra la propria arte e farsi apprezzare al meglio da giudici e pubblico!
Posare non è solamente “il saper mostrare i propri muscoli” su di un palco, se bastasse solo questo aspetto basterebbe qualche esercizio davanti allo specchio per provare la sequenza di pose da bodybuilder per la gara… il posing in realtà una forma di espressività ben più complessa, è arte che tradotto significa : essere in grado di trasmettere emozioni!

Articolo scritto e realizzato in collaborazione con:

Michele Rigon

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